#Livetweet – incontro sulle politiche abitative – 5 novembre 2015

Q.re Savena. Incontro sulle politiche abitative. Stiamo per iniziare.

Gieri: vorrei che questo fosse un incontro di formazione

Gieri: comune e quartieri stanno lavorando su linee guida della regione.

Gieri: le politiche abitative sono un problema complesso. Stiamo affrontando un emergenza.

Gieri: tutti i giorni i servizi sociali devono fornire delle risposte e trovare soluzioni, che spesso sono temporanee

Gieri: tre tipi di criticità. 1 le famiglie che hanno perso il reddito, la maggioranza dei casi

Gieri: Si lavora per cercare di arrivare prima dello sfratto

2 famiglie di stranieri in povertà, anche prive di reddito. Problema difficile, ma esistono strumenti

3 casi sociali di vario genere, persone in transito, persone con malattie mentali, …

Guerzoni: alcune slide per inquadrare il problema su scala nazionale

Guerzoni: in Italia abbiamo un altissimo tasso di possesso

Guerzoni: il 19% degli alloggi in affitto è in qualche modo riconducibile a forme di edilizia sociale. Molto più alto nel resto d’Europa.

Guerzoni: l’edilizia sociale non è solo per le emergenze. Può essere strumento di sviluppo

Il mercato immobiliare. (Attenzione che l’origine del grafico è circa sul pavimento!)

Guerzoni: i pezzi hanno andamento particolare

Guerzoni: popolazione della città metropolitana cresce più rapidamente di quella di Bologna

Guerzoni: la popolazione residente straniera è un fenomeno importante

Guerzoni: indicatori statistici dicono che non si sono formati ghetti

Guerzoni: alcuni stranieri poveri si spostano in zone di campagna e di montagna, caricando il welfare dei comuni della provincia

Guerzoni: questo tema della segregazione residenziale andrebbe approfondito

Guerzoni: il 40% di chi vive a Bologna, è in affitto o ha un mutuo. Non è una frazione marginale come spesso si dice

Guerzoni: sfratti per morosità iniziano a calare, ma ancora sopra i 1200 all’anno (area metropolitana)

Guerzoni: problema grosso sono i redditi bassi, al limite della povertà. Come risolvere? Non lo so.

Guerzoni: protocollo per aiutare i morosi incolpevoli a risollevarsi, ha funzionato. Il nuovo protocollo si stima potrà essere efficace

Delucca: a lungo si è pensato che nel nostro territorio il problema della casa fosse risolto

Delucca: abbiamo strumenti datati per un problema che è cambiato

Delucca: le case ci sono. Ma il mercato è poco elastico: calano le vendite, ma i pezzi restano alti

Delucca: vent’anni fa mandavo persone ai servizi sociali e ricevevano risposte, oggi i servizi mi mandano persone a cui non danno risposte

Delucca: se non si danno risposte a chi non è “abbastanza sfortunato” si genera sfiducia

Delucca: protocollo sfratti ha prodotto veri benefici. Numeri importanti.

Delucca: oggi possiamo instradare i problemi già molti mesi prima dello sfratto

Delucca: l’assegnazione degli alloggi popolari non può essere in parità di bilancio (??? Ma è ovvio!)

Delucca: si tratta anche di scegliere il modello di città che vogliamo

Delucca: la città non è accogliente verso nuovi cittadini, li respinge verso la provincia

Delucca: le affermazioni di principio devono concretizzarsi. La misura non può essere la parità di bilancio (Cosa vorrà dire?!)

Pierinelli: come asppi abbiamo visione sociale, non lobbistica

Pierinelli: sono imbarazzato: ci sono case sfitte e persone senza casa

Pierinelli: troppa gente senza casa, troppe case senza gente

Pierinelli: oggi va a sintesi una tempesta perfetta

Pierinelli: abbiamo costruito molto, anche selvaggiamente, le banche davano i mutui, la gente investiva in una seconda casa

Pierinelli: la riforma della locazione del 98 va superata

Pierinelli: molti proprietari escono dal mercato della locazione e vanno su affitti brevi, bed and breakfast, …

Pierinelli: l’affitto turistico non è adeguatamente normato

Pierinelli: il proprietario ha paura ad affittare

Pierinelli: il pubblico non può dare risposte sufficienti. Serve sussidiarietà pubblico privato.

Pierinelli: bisogna creare sviluppo, servono nuovi tipi di costruzione

Pierinelli: ci sono esempi di degrado dovuti a scelte urbanistiche sbagliate o superate

Pierinelli: non facciamo rete, non c’è la cultura del social housing nell’amministrazione

Pierinelli: presupposto essenziale: legalità e certezza del diritto

Pierinelli: certezza della fine della locazione

Pierinelli: dando garanzie si possono far entrare molti alloggi nel mercato

Pierinelli: fare matching e liberare le risorse

Pierinelli: riduciamo gli acer da 9 a 4, esternalizziamone i servizi, liberiamo risorse per ristrutturare

Pierinelli: ci sono alloggi che restano sfitti perché necessitano di ristrutturazioni che costerebbero poco

Gualmini: il mondo delle politiche abitative è complesso. Non c’è solo l’emergenza, serve sguardo più lungo

Gualmini: ci siamo dedicati molto al problema nella prima parte della legislatura. Questione ricondotta nel sociale.

Gualmini: il ceto medio si è impoverito. C’è un inizio di ripresa, più qui in Er che altrove.

Gualmini: forte componente straniera tra chi è in povertà assoluta

Gualmini: in povertà assoluta soprattutto giovani

Gualmini: è vero che le istituzioni non possono reggere tutto il welfare, da almeno trent’anni

Gualmini: il privato deve compartecipare, è l’abc

Gualmini: la regione non ha competenze dirette sull’emergenza, deve costruire un’impalcatura per i comuni
Gualmini: ci occupiamo dell’intera filiera dell’abitare

Gualmini: non possiamo mettere una categoria contro un’altra

Gualmini: il bando giovani coppie ha avuto successo

Gualmini: abbiamo il primo piano casa da diversi decenni

Gualmini: a breve risorse per i comuni che VANNO SPESE per ristrutturazioni e i necessari interventi

Gualmini: ERP: tasso di rotazione bassissimo. Così non funziona. È un vitalizio! Addirittura alloggi passati ai figli.

Gualmini: criterio di residenza storica, molte critiche e molti elogi. Toscana e Lombardia a 5 anni, ER era a zero. Serviva vincolo entrata

Gualmini: se il reddito permette di andare sul mercato, si deve andare sul mercato. L’assistenza a vita è un’ingiustizia.

Gualmini: non è una battaglia facile, ma l’abbiamo iniziata.

Gualmini: raddoppiato stanziamento per barriere architettoniche

Gualmini: fondi regionali, affitti e morosità incolpevoli, possono contribuire a fronteggiare le emergenze. ERP anche per emergenze

Gualmini: si deve ripristinare fiducia tra gli attori in gioco.

Gualmini: evitare di contrapporre i diritti, formulare delle priorità sui bisogni più rilevanti, equità

Dal pubblico, Giacomoni: è possibile rimescolare meglio per evitare concentrazioni etniche facilmente strumentalizzabili?

Guerzoni: alcune concentrazioni esistono, ma il motore di integrazione è la città, servizi raggiungibili

Delucca: se ci sono le occupazioni vuol dire che non ci sono risposte adeguate ai bisogni

Delucca: impostazione legalitaria non significa reprimere, ma agire secondo giustizia e riconoscere diritti. Dare a ognuno il suo.

Delucca: non è un merito avere la forza di occupare. Un bisogno non fa un diritto.

Gieri: ringrazio Raffaella Santi Casali per avermi aiutato organizzare la serata



Testo della diretta Twitter su PerDavvero durante l’incontro.

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